martedì , 3 Dicembre 2024
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DAL MESSICO ALLA VAL DI SUSA: TERRORISTA È L’INGANNO DEL PROGRESSO CHE INVADE I TERRITORI

laValle
Giungono notizie di fuoco dalla Val di Susa: la conferma degli arresti in carcere e dei reati comminati dalla procura a Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia.
Un’ennesima provocazione, tanto grave quanto incredibile che costringe in carcere con l’accusa di terrorismo i compagni/e ai e alle quali sono state applicate norme speciali di detenzione, sintomo di una deriva autoritaria dello stato che evidentemente teme forme di autorganizzazione popolare come quella del movimento NOtav.
Quelle stesse forme di autorganizzazione che abbiamo ritrovato percorrendo i polverosi sentieri messicani, bagnati dal sangue di donne e uomini, contadini, indigeni e lottatori sociali morti, sequestrati ed imprigionati.
È in quelle terre che respiriamo la stessa dignità e forza che riflette la lotta del popolo NOtav. Vent’anni di resistenze che idealmente si ricongiungono in una pratica costante: quella emersa dalla Libera Repubblica della Maddalena e quella del lungo cammino dell’autonomia delle comunità indigene Zapatiste in Chiapas. Un camminare domandando in conflitto col governo messicano, contro qualsiasi istituzione governativa o partito politico, che si è articolato nella costruzione di scuole ed ospedali autonomi, come emerso ad Agosto, Dicembre e Gennaio, dopo una lucida analisi dell’ attuale sistema mondiale di sfruttamento, esproprio, repressione e devastazione e durante il primo turno dell’Escuelita Autonoma Zapatista.

Ad inizio estate abbiamo avuto il privilegio di partecipare, assieme a tante altre lotte sorelle, all’accompagnamento in Europa ed in Val di Susa di Nacho e Cayo, compagni provenienti dalla vittoriosa lotta contro la costruzione dell’aeroporto di Atenco, il cui popolo subì nel 2006 la violenta vendetta di Stato con due morti, numerosi feriti, donne violentate e condanne fino a 106 anni di reclusione.
Ci siamo nutriti del ponte di complicità tra Atenco e NOtav, abbiamo condiviso storie di lotte, giungendo fino al cantiere della devastazione. Giusto in tempo per essere fermati e controllati dalle truppe invasori, solo pochi giorni prima che, una nuova donna, Marta, dovesse subire l’infame violenza dello Stato maschio e che altri compagni e compagne venissero arrestati/e, picchiati/e, indagati/e.
Dal Messico alla Valle soffiano venti di ribellione. Dall’opposizione alle grandi opere come l’autostrada San Cristobal-Palenque, dall’aeroporto di Atenco agli eolici nell’Istmo di Tehuantepec dalla liberazione dei prigionieri politici alle lotte sui nostri territori, da Venaus a Notres Dames des Landes, contro l’idiozia di un progresso devastatore e contro qualsiasi forma di prigione.
Crediamo fermamente solo la lotta pagherà. Quella che saboteà i loro progetti imposti ed inutili in una pratica costante, complice e determinata, che non permetterà di stravolgere ulteriormente vite e territori.

A SARÀ DÜRA! LA VALLE NON SI ARRESTA! SI TOCAN A UN* TOCAN A TOD*S

Solidarietà e libertà immediata per Chiara, Claudio, Niccolò, Mattia e a tutti e tutte coloro che stanno pagando le ritorsioni giudiziarie contro il movimento NOtav.

Piattaforma P.I.R.A.T.A.
Nodo Solidale – Roma e Messico
Nomads – Bologna e Berlino
Collettivo Zapatista Lugano

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