Questo testo, che presentiamo in due round solo per questioni di lunghezza, vuole essere una panoramica della situazione attuale in Messico. Senza pretendere di essere esaustivi vi offriamo un’analisi dei contesti che sentiamo più vicini o che perlomeno conosciamo meglio.
La prima parte tratta del ritorno al potere del dinosauro del PRI partito onnipresente nella storia post-rivoluzionaria del Messico, rappresentato tra l’altro da un presidente dal passato oscuro erede della classe politica che da Carlos Salinas de Gortari in poi ha consegnato il paese nelle mani delle imprese straniere, intrappolandolo nelle maglie del neoliberismo. Enrique Peña Nieto ha preso il potere il primo di dicembre, giornata in cui ci sono state enormi proteste contro il mandante della repressione di Atenco del 2006. II movimento ha subito diversi arresti e una criminalizzazione brutale da parte dei media ufficiali, specchio di una “nuova” strategia politica che tende a dividere la gente tra buoni e cattivi, giustificando così repressioni spietate.
La seconda parte analizza a grandi linee il Pacto por Mexico, una serie di accordi sottoscritti dai tre maggiori partiti per articolare una lunga serie di riforme tese ad un discutibile modello di sviluppo. Tra le varie riforme messe in atto quella che al momento sta sollevando maggiori proteste è l’educativa: in tutta la federazione maestri e studenti si sono mobilitati in maniera contundente; qui riportiamo brevemente ciò che è avvenuto nel DF e nello stato di Guerrero.