Questo è il messico criminale di penha nieto e dei narcos.
Come 46 anni fa in Tlatelolco,è arrivata la conferma che gli studenti
scomparsi furono assassinati.
La polizia municipale li torturarono e successivamente li bruciarono vivi.
In questo sono coinvolti il sindaco di Iguala e i gruppi armati dei narcos.
La procura dello stato attuò un importante operativo
Periti della procura dello stato di Guerrero confermano che i corpi
ritrovati nelle fosse clandestine nella località di Pueblo Viejo vicino il
municipio di Iguala, corrispondono agli studenti della ‘Normal’ scomparsi
venerdì scorso.
Stiamo attendendo una conferenza stampa in Chilipango, alle ore 18:30,alla
qual parteciperà il goverrnatore Angel Aguirre, il quale si disse
costernato dell’accaduto.
Già dalle ore 11, ora in cui cominciò l’operazione, si pesava che i corpi
nelle fosse comuni potevano appartenere ai 43 studenti scomparsi.
Tutto ciò indica che i resti bruciati ritrovati nelle tre fosse a 2
chilometri da Iguala, appartengono ad alcuni studenti della Normal scomparsi
da una settimana. Il governo di Guerreo ha sollecitato l’appoggio periziale
della polizia della polizia federale e della PGR. Il governatore Angel
Aguirre, entrò già in contatto con il procuratore Jesus Murillo Karam, per
richiedere il suo intervento di fronte alla conferma che gli studenti
furono vittime del crimine organizzato.
La prima pista delle fosse comuni clandestine è sorta dalla confessione di
uno dei sicari che partecipò all’esecuzione degli studenti della Normal di
Ayotzinapa, il quale rivelo l’ubicazione delle fosse ed il metodo di
esecuzione. I giovani furono sequestrati e uccisi da membri della polizia
municipale di Iguala, congiuntamente al gruppo criminale Guerreros Unidos,
che controlla la zona di Iguala.
È stata confermata la posizione delle tre fosse comuni con almeno dieci
corpi che furono vittime di tortura e successivamente bruciati.
In questi momenti, il governatore di Guerrero, Angel Aguirre, riceverà i
familiari dei ragazzi scomparsi. Dopo sarà presente alla conferenza stampa
accompagnato del procuratore di giustizia dello stato.
Elementi dell’esercito localizzarono una casa di sicurezza vicino al luogo
delle esecuzione, dove all’interno trovarono fucili AK-47.
Le investigazioni portano al sindaco in licenza e momentaneamente assente a Iguala, José Luis Abarca (PRD), il quale non è stato possibile localizzare.
Sono momenti di grande angoscia nello stato di Guerrero. E vi è una profonda chiusura ufficiale circa il numero e l’identità dei cadaveri trovati nelle fosse comuni.
SEMBRA CHE GLI HANNO DATO FUOCO, AFFERMA UN POLIZIOTTO
Ieri notte, verso le ore 21, in centinaia tra studenti e genitori accorsero a Casa Guerrero per esigere un incontro con il governatore Angel Aguirre al fine di rispondere sulle voci del ritrovamento dei corpi in Pueblo Viejo, Iguala. Nel non aver risposta, i presenti tirarono all’incirca 5 bombe molotov e una serie di razzi. Le prime molotov colpirono la porta della casa e le altre esplosero nel patio. I razzi, invece, entrarono nell’immobile; non sono noti i danni. Gli studenti capovolsero un veicolo e distrussero le telecamere poste intorno all’edificio. Infine si ritirarono.
Nel mezzogiorno di sabato furono incontrate diverse fosse clandestine nelle vicinanze di Pueblo Viejo, nella città di Iguala, senza che fossero rese noti il numero e l’identità dei cadaveri che cominciarono ad essere riesumati.
Il luogo fu recitanto da 300 elementi della Marina, dell’esercito e della polizia federale, statale e ministeriale, che impedirono l’accesso a decine di organi d’informazione che cercarono di eludere anche i posti di controllo.
Gli aganti di polizia statale permisero ai giornalisti di arrivare fino ad una località conosciuta come Las Parotas, nel Pueblo Viejo.
Invece entrarono verso sera tre mezzi del servizio funebre, ed inoltre sei visitatori della Commissione Nazionale dei Diritti Umani.
Un poliziotto ministeriale presente in uno dei posti di controllo confermò che l’area delle fosse comuni è estesa:’ non glielo so dire, però calcolo che sono differenti metri e ci sono vari corpi,ai quali sembra che gli abbiano dato fuoco prima di ucciderli o probabilmente dopo.
Gli stessi poliziotti ministeriali e statali, abbastanza nervosi in quanto non gli avevamo pagato il nostro ‘lasciapassare’, rendevano noti il numero dei corpi che fino al quel momento erano stati trovati, ed andavano da 4 fino a 19. Ma nessuna autorità ratificò questa cifra, incluso il procuratore di giustizia dello stato, Inaki Blanco Cabrera, presente sul posto.
Il compito dei periti
Intervistato nel momento in cui si stava ritirando da Pueblo Viejo, Inaki Blanco confermò il ritrovamento e alle domande dei giornalisti, le sue risposte erano brevi e sfuggenti: “Lì su ci sono fosse comuni e resti umani”.Non precisò il numero dei corpi ne tantomeno delle fosse. “Questo deve essere determinato dai periti”, tagliò corto.
Ed avvertì anche i giornalisti che non hanno alcun accesso al luogo dove si trovano le fosse comuni, ‘non potere passare, non stiamo occultando niente ma bisogna preservare il luogo dei fatti’.
Il procuratore non volle rispondere alla domanda sull’identità dei corpi, se qualcuno di questi apparteneva agli studenti della scuola ‘Normal Rural’ scomparsi il 26 settembre passato. ‘ Si sta facendo un’indagine seria, quindi bisogna avanzare con cautela. Vi chiedo comprensione. Più tardi renderemo nota questa informazione. In questo momento il numero dei corpi è indeterminato’,concluse.
Durante diversi minuti sorvolarono la zona delle fosse comuni, nel nord di Iguala, due elicotteri, uno della marina e l’altro dell’esercito, i quali cercarono di atterrare vicino al luogo, ma non ci riuscirono.
Per arrivare sul posto dove si trovano lefosse comuni bisogna camminare per 3 chilometri, all’incirca mezz’ora.
Il governatore Angel Aguirre Rivero informò che si localizzarono diverse fosse, ma non precisò il numero,nelle vicinanze di Pueblo Viejo e Loma del Coyote, nella città di Iguala, senza specificare se i cadaveri trovati corrispondono ad alcuni dei 43 alunni della scuola Normal Rural de Ayotzinapa scomparsi il 26 settembre.
Il procuratore di giustizia dello stato, Inaki Blanco, rivelò che ci sono evidenze di ‘commistione tra gruppi appartenenti al crimine organizzato,in particolar modo (il cartello de)’Los Guerreros Unidos e vari elementi della polizia municipale di Iguala, i quali ne fanno parte, ed sono stati detenuti in un numero importante e continueranno le investigazioni per detenere ad altri probabili responsabili”.
Di Sergio Ocampo y Rubicela Morelos
Domenica 5 ottobre 2014
Fonte Originale La Jornada