Con un’azione al municipio di Lugano sabato sera durante Poestate vari militanti zapatisti hanno disturbato l’intervento del sindaco Borradori e dell’ambasciatore messicano in solidarietà con la lotta delle famiglie dei desaparecidos di Ayotzinapa (vedi volantino allegato).
“Ayotzinapa 43 sequestrati – vivos se los llevaron, vivos los queremos – Fue el estado” – lo striscione esposto sul palco con un intervento musicale – jaranas de Veracruz e son jarocho – di alcun* compagni/e messicani.
L’azione di disturbo, durata una ventina di minuti e terminata con la conta corale dei 43 desaparecidos, è stata sottolineata da un forte applauso del pubblico, tra il visibile imbarazzo delle autorità e il disaccordo della moglie dell’ambasciatore che frantumava il volantino sugli studenti sequestrati.
All’esterno del municipio, una volta finita l’azione, i musicisti sono stati controllati dalla polizia comunale di Lugano, dietro segnalazione del sindaco in persona, uscito apposta dalla corte del municipio. L’intervento della polizia, chiaramente mirato, è stato unicamente rivolto ai compagni messicani, al fine di identificarli. Ci è sembrata chiara la volontà di intimidire, e in questo senso, vista la particolare situazione repressiva e di violenza in Messico, la responsabilità per qualsiasi conseguenza per i musicisti, se la dovrà assumere colui che ha richiesto l’identificazione.
La serata é infine terminata al CSOA il Molino tra una lasagnata de frijoles, proiezioni sul caso Ayotzinopa e la situazione in Messico, dibattiti e musica tradizionale messicana.
Alleghiamo il comunicato distribuito durante l’azione e una foto dello striscione.
Collettivo Zapatista Lugano